La maggior parte di noi ha avuto a che fare con almeno un episodio di vertigini ad un certo punto della propria vita. Che sia il ricordo di ruotare su se stessi da bambini, un’ubriacata con i compagni di università o un giro troppo rocambolesco in giostra, la sensazione di avere il mondo che ci gira intorno è più o meno familiare per tutti. Ma prendiamoci un momento per immaginarci come sarebbe se il mondo cominciasse a girarci intorno senza alcun preavviso o causa a noi conosciuta.
Questa è una realtà per moltissime persone ogni anno. Le vertigini sono parte di un ampio spettro di problemi conosciuti come Disordini Vestibolari. Un disordine vestibolare è un problema che va a colpire i centri di controllo dell’equilibrio dell’intero corpo. Molti di questi casi sono riportati da persone sopra i 65 anni. Man mano che si perde l’abilità di mantenere l’equilibrio, le cadute possono portare a fratture all’anca, alla colonna o alla spala man mano che si invecchia.
Per capire quello che si potrebbe fare per persone affette da vertigini, dobbiamo prima capire cosa sta causando i problemi. Purtroppo, la parola “vertigini” è una diagnosi probabile per troppe cose – infatti, è a malapena una diagnosi. In ogni caso, il controllo e trattamento delle vertigini dipende principalmente da ciò che sta causando il problema in primo luogo.
Quali sono alcune delle cause più comuni per le vertigini? Vediamone alcune:
- Sindrome di Meniere – una malattia dell’orecchio interno dove i sintomi principali sono vertigini, perdita dell’udito, fischio all’orecchio e acufeni, o un senso di vuoto nell’orecchio. Questo può variare per severità e va a colpire le persone sui 40 o 50 anni. È una condizione cronica, ma c’è una grande varietà di terapie alternative o tradizionali per andare a trattare i sintomi. È associato ad una ritenzione di fluido chiamato linfa nell’orecchio interno, che interrompe i sensori che trasmettono informazioni al cervello per l’udito e l’equilibrio.
- Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (Cupololitiasi) – la diagnosi più comune per chi soffre di vertigini. Pare sia causata dall’accumulo di cristalli nell’orecchio interno. Quando la testa cambia posizione, questi cristalli si muovono e vanno ad interferire con le terminazioni nervose dell’orecchio interno, innescando le conseguenze delle vertigini.
- Labirintite – un disordine in cui l’organo primario del sistema vestibolare si infiamma. È solitamente un risultato di infezione virale, ma può anche derivare da batteri, traumi cervicali, allergie e terapie medicinali. Occorre solitamente dopo un’infezione respiratoria. La labirintite è trattabile, purché non ci siano danni permanenti ai nervi.
- Vertigini cervicogeniche – un disturbo vestibolare solitamente associato a traumi al collo. Anche se sono considerate una forma rara di vertigini se in paragone a quelle elencate sopra, la nostra esperienza ci dice che sono ben più comuni di quel che sembra. Non ci sono test diagnostici per capire se le vertigini cervicogeniche sono collegate al collo, ma vengono definite tali quando i capogiri accompagnano i dolori al collo o un trauma da colpo di frusta.
Da chiropratici neurostrutturali, abbiamo avuto l’opportunità di lavorare su pazienti di tutte quattro queste categorie. Vorremmo poter dire che un tipo di vertigini risponde meglio alle correzioni di un altro, ma non è il questo il caso. Abbiamo visto molti pazienti affetti da Sindrome di Meniere rispondere in maniera ottimale, mentre altri non hanno trovato beneficio. Altri sembrano liberarsi del tutto dalla cupololitiasi, nonostante altri ancora ci ricaschino dopo tempo. La verità è che le vertigini sono un problema complicato con troppi fattori da valutare, che rendono ogni singola situazione un caso a sé stante.
L’unica cosa in comune è che i sistemi vestibolari di tutti questi pazienti si comportano in maniera anomala. Il sistema vestibolare è uno dei sistemi più complessi del corpo. Riceve input dagli occhi, l’orecchio interno e la colonna vertebrale e li elabora per adattarsi alla realtà. Ecco come funziona:
Fingiamo di essere alla guida della nostra auto. Mentre siete in macchina e state guardando dritto davanti a voi, i vostri occhi, orecchi e colonna vertebrale vi dicono che vi state muovendo in quella direzione e va tutto bene. Ma immaginiamo che siate annoiati e sul sedile del passeggero: decidete quindi di leggere un libro. Mentre leggete, le vostre orecchie e la vostra colonna vertebrale possono ancora percepire il movimento, ma i vostri occhi sono fissi sulla pagina. All’improvviso, iniziate a soffrire di mal di macchina.
Possiamo immaginare diversi scenari di questo tipo. Pensiamo ai bambini che passano il tempo sulla giostrina girevole al parco. Si gira, si gira, e all’improvviso ci si blocca di colpo. La colonna e gli occhi dicono che non ci si sta più muovendo, ma il fluido nelle orecchie non è d’accordo e ricomincia lo stesso capogiro di prima.
Sappiamo tutti che gli occhi e le orecchie possono influenzare l’equilibrio perché è capitato a tutti di fare qualcosa per iniziare a sentire i primi capogiri. Comunque, la posizione della testa ha un enorme impatto sull’equilibrio, ed è qui che entra in gioco lo Spostamento dell’Atlante.
La posizione della testa sulle vertebre cervicali C1 e C2 è strettamente legata al nucleo vestibolare, ovvero al centro di controllo dell’intero sistema vestibolare. La posizione di testa e del collo può influire sulla funzione delle tube di Eustachio e, cosa più importante, funge da controllore per i segnali che arrivano al cervello per monitorare i movimenti della colonna vertebrale.
Il punto di questo articolo non è affermare che la Chiropratica Neurostrutturale guarisce dalle vertigini, perché non sarebbe la verità. Comunque, se volete che il vostro sistema vestibolare funzioni a dovere nel modo in cui dovrebbe, allora la colonna vertebrale cervicale e il tronco encefalico devono funzionare correttamente per fare in modo che questo accada.
Con il corretto allineamento strutturale, anche le terapie per la gestione delle vertigini possono dare ottimi risultati.