Quasi un sesto della popolazione mondiale soffre di disordini neurologici. Il nostro obiettivo con questo ciclo di articoli è scoprire come la chiropratica strutturale possa essere un passo PROATTIVO verso la limitazione e addirittura prevenzione di future malattie neurologiche, proteggendo il cervello.
Il primo componente di cui parleremo è il fluido cerebrospinale.
Ecco la definizione dall’Enciclopedia Britannica:
“Fluido cerebrospinale (CSF), liquido chiaro e incolore che ricopre e circonda il cervello e il midollo osseo e provvede una barriera meccanica contro i traumi. Formato principalmente nei ventricoli del cervello, il fluido cerebrospinale sostiene il cervello e provvede lubrificazione tra ossa circostanti e cervello e midollo spinale.
Quando un individuo affronta un trauma cranico, il fluido funge da cuscinetto, attenuando la forza e distribuendo l’impatto. Il fluido aiuta a mantenere la pressione all’interno del cranio a livello costante. Un aumento nel volume del sangue o del
tessuto cerebrale si risolve in una corrispondente diminuzione del fluido. Al contrario, se si verifica una diminuzione del volume della massa all’interno del cranio, come accade nell’atrofia cerebrale, il CSF compensa con un aumento di volume. Il fluido trasporta anche scarti metabolici, anticorpi, sostanze chimiche e prodotti patologici di malattie dal cervello e dal midollo osseo al flusso sanguigno.”
Quindi adesso la domanda è: come può uno spostamento anormale nel collo avere conseguenze nel CSF?
Uno spostamento anormale nel collo provoca un flusso anormale del fluido CSF dal cranio fino alla spina dorsale. Il CSF viene creato nelle parti più interne del cervello, chiamate ventricoli. Viene pompato fuori dal cervello nel cranio e poi lungo la spina
dorsale. Comunque, uno spostamento anormale alla base del cranio e sulla sommità del collo causa un’ostruzione al flusso naturale del CSF. Immaginate un gabinetto intasato; l’acqua scende nelle tubature più lentamente e può addirittura tornare su.
Cosa succede al cervello quando il CSF viene disturbato?
– Le sostanze di scarto metaboliche e le proteine vengono trattenute causando danno al tessuto cerebrale;
– l’accumulo di CSF nel cranio crea un ambiente di alta pressione che comprime la materia cerebrale (concludendosi solitamente in mal di testa e emicranie);
– un flusso turbolento di CSF può anche esaurire il tessuto cerebrale, come un fiume che erode la roccia.
Quando viene fatta una correzione strutturale, il flusso del CSF torna alla normalità, gli scarti metabolici e le proteine vengono scaricati dal sistema e la pressione si normalizza nel cranio.
In un secondo articolo parleremo dell’importanza dell’ossigeno nei tessuti del cervello e come le correzioni strutturali possano assicurare un flusso sanguigno appropriato dal collo fino al cranio e cervello. A presto!