Una delle cose più belle dei social media è il fatto che permettano di imparare e interagire con persone con le quali non si avrebbe mai interagito altrimenti. Usare siti come twitter e facebook ci ha concesso un accesso illimitato sulla vita dei nostri atleti e delle nostre celebrità preferite, e ha dato a loro un’opportunità di interagire con noi.
Non siamo persone da celebrità, ma ci interessa seguire persone che consideriamo più intelligenti e innovative di noi. Ci permette di vedere come crescono e ci dà la possibilità di imparare da loro.
Una di queste persone è il Dott. Brian Tiu. Brian è un Chiropratico Neurostrutturale a Seattl, con un background nel mondo dello sport. Uno dei suoi ultimi post su twitter riguardava l’esercizio fisico e la massa muscolare.
La teoria convenzionale
Le teorie moderne sull’invecchiamento dichiarano semplicemente che la massa muscolare inizia a diminuire una volta superati i 30 anni. Raggiunti i 40 si comincia a perdere l’1% della massa muscolare all’anno. Arrivati ai 70 anni, si arriva a perdere fino al 15% ogni 10 anni.
Ecco cosa accade alle persone man mano che perdono massa muscolare:
- Aumento della mortalità
- Osteoporosi
- Incremento nel rischio di fatture
- Incremento nel rischio di disabilità
- Necessità di strumenti di assistenza (carrozzine, bastoni da passeggio)
- Poco equilibrio e tendenza a cadere
Essenzialmente, una grossa quantità di problemi è collegata all’invecchiamento.
Ovviamente è ridicolo cercare di fermare l’orologio e impedire al corpo di invecchiare. Ecco perché il termine “anti-età” non ha senso. Ma, detto questo, invecchiare influenza così tanto la qualità della vita che dovremmo sentirci incoraggiati a fare uso degli strumenti adatti per mitigare gli effetti.
Raggiunta l’età da pensione, si ha finalmente il tempo libero per viaggiare, assumere nuovi passatempi, e fare cose per le quali prima non sia avevano il tempo o le risorse necessarie. Per quale motivo si dovrebbe spendere quegli anni su una sedia a rotelle, immobili, con il terrore della prossima caduta?
Il problema consiste nel fatto che questi studi si concentrano su persone considerate “in salute” solo perché non dimostravano alcun sintomo… (perché i sintomi sono l’unica cosa che vale la pena di tener conto nella salute? Ne parleremo più avanti.)
Lo studio
Lo studio venne pubblicato nel 2011, sulla rivista “The Physician and Sports Medicine” (America).