IL CENTRO UPPER CERVICAL TREVISO PROPONE UNA TERAPIA ALTERNATIVA PER IL TRATTAMENTO DI CAPOGIRI E VERTIGINI CHE AGISCE SULLE CAUSE REALI DEI DISTURBI.
Sintomi, cause e trattamenti di capogiri, ronzii e vertigini.
Le vertigini sono diventate da tempo uno dei disturbi più comuni che abbiamo modo di trattare nello studio Upper Cervical di Treviso. Il più delle volte, i pazienti arrivano da noi dopo aver consultato altri medici (neurologo, otorinolaringoiatra, fisioterapista, ecc.) senza essere stati in grado di risolvere il loro problema.
Cosa sono le vertigini?
Si tratta di una sensazione di ondeggiamento o rotazione in assenza di reale movimento, un’impressione di annebbiamento o anche di stordimento. Tutte sensazioni che possono avere un impatto debilitante sulla vita di una persona, rendendola insicura nel compiere anche quelle azioni considerate normali, come camminare in spazi aperti e, in alcuni casi, anche dormire.
Con il termine vertigini, però, si identifica soltanto il sintomo di MOLTE problematiche differenti:
- Vertigine posizionale parossistica benigna (cupololitiasi o canalolitiasi)
- Infezioni
- Sclerosi multipla
- Sindrome di Ménière
- Emicranie
- Vertigini cervicogeniche
- Traumi cranici
Le cause delle vertigini
I canali semicircolari
Quando i capogiri si presentano come sensazione che il mondo ruoti tutt’intorno, allora il problema potrebbe essere collegato ai canali semicircolari. Organi dell’orecchio interno che ci informano in quale direzione si sta muovendo la testa, sono piccoli tubi che mandano potenti segnali al cervello quando si piega il capo in avanti/indietro o si gira/piega di lato.

Questi organi sono collegati direttamente al movimento degli occhi, così quando si muove la testa in una direzione, gli occhi si muovono di riflesso verso la direzione opposta. Essi sono in linea con i recettori dell’equilibrio (minuscole cellule ciliate chiamate ciglia) e sono pieni di un fluido chiamato endolinfa. Quando la testa si muove, anche questo fluido si muove nei canali e stimola le cellule ciliate.
Il problema più comune che li può colpire si chiama vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB o cupololitiasi): i piccoli cristalli nell’otolito si staccano e rimbalzano nei canali semicircolari. Questi cristalli muovono le cellule ciliali nel canale, attivandole senza l’appropriato movimento della testa.
Quando ciò accade, l’orecchio interno invia al cervello dei falsi segnali informandolo che la testa si sta muovendo in una direzione anche se, in realtà, è ferma. Questo causa uno scontro sensoriale con uno spiacevole effetto a catena: l’orecchio dice al cervello che la testa si sta muovendo e gli occhi cominciano, di conseguenza, a muoversi in maniera impropria per seguirla, con il conseguente ed inevitabile effetto di capogiro.

Gli organi dell’otolito
Gli otoliti sono un paio di piccoli rigonfiamenti nell’orecchio interno (utricolo e sacculo) allineati, come i canali semicircolari, con le piccole cellule ciliali che monitorano il movimento della testa e del collo. L’utricolo è una struttura orizzontale che registra il movimento della testa da un lato all’altro, mentre il sacculo è orientato verticalmente e rileva i movimenti in su e in giù.
Questi giocano un ruolo molto importante nella percezione della gravità nel cervello. Uno dei primi segnali di un problema in questi piccoli organi è la testa piegata di lato. Nel tempo, questo piegamento può iniziare a causare dolore al collo e mal di testa.
I disordini otolitici sono connessi a sensazione di sbilanciamento, di mancanza di equilibrio o di ondeggiamento. Gli otoliti possono anche essere coinvolti in malessere da movimento. Questo porta ad inclinamenti anomali della testa, visione sfocata, dolore al collo e mal di testa.
Gli otoliti sono sensibili alla tossicità da parte di certe medicine e varie tossine ambientali come alcuni antibiotici, medicine cardiache, aspirine, diuretici, composti da chemioterapia, solo per citarne alcuni. Uno dei composti ototossici più comuni è il Neurontin, una medicina comunemente usata per trattare il dolore cronico e i disordini neurologici.
Il nervo vestibolococleare
Chiamato anche nervo craniale, il nervo vestibolococleare viaggia dall’orecchio interno al tronco encefalico ed è collegato a recettori specifici che trasmettono suoni e segnali di equilibrio dall’orecchio interno al cervello.

Dato che questo nervo trasmette sia le informazioni del suono che quelle dell’equilibrio, un danno può compromettere entrambi i sensi. Questo nervo è vulnerabile alle infezioni dell’orecchio interno, ai tumori e alle neuro-degenerazioni. Certe malattie che causano labirintite o neurite acustica possono far sentire storditi e senza equilibrio attraverso una risposta infiammatoria.
Il tronco encefalico
Il tronco encefalico è la parte più primitiva del cervello, responsabile della maggior parte dei processi di sopravvivenza del corpo. Funziona come il processore centrale di un computer. Prende molte delle informazioni in entrata dal corpo e le filtra in segnali che il cervello saprà come decifrare. Questo è particolarmente importante per il sistema di equilibrio.

Un’area specifica del tronco encefalico composta dai nuclei vestibolari è responsabile della coordinazione dei segnali che arrivano da occhi e orecchie. Quando la testa si muove, l’orecchio interno invia segnali a queste cellule del tronco encefalico che aiuteranno a muovere gli occhi. In questo modo i movimenti della testa e degli occhi sono sensati e coordinati.
Il tronco encefalico può venir danneggiato da colpi e traumi e i capogiri ne sono uno dei sintomi primari. Questo significa che capogiri e vertigini possono manifestarsi perché la parte del cervello che dovrebbe dare un senso a tutti questi segnali è in realtà danneggiata.
I problemi di equilibrio possono essere inesorabili e imprevedibili perché il sistema nervoso centrale è compromesso. Questi tipi di vertigini necessitano, solitamente, di trattamenti o terapie molto diverse rispetto ai disturbi ai canali semicircolari, agli otoliti o ai nervi vestibolari.
I meccanorecettori del collo
Causa molto comune e sottovalutata di vertigini, il collo regge il peso della testa e fornisce molti feedback al cervello relativi al suo movimento nello spazio. La contrazione dei muscoli del collo riferisce al cervello se la testa è sollevata, abbassata, girata a destra o a sinistra. Inoltre, la spina dorsale è piena di milioni di piccoli organi di senso o cellule chiamate meccanorecettori. Questi recettori si infiammano in risposta al modo in cui i muscoli e le articolazioni si muovono. Quando si attivano, aiutano il cervello a decidere la qualità e l’accuratezza del movimento.

Danni, disallineamenti o degenerazioni della spina dorsale possono alterare il modo in cui questi meccanorecettori si attivano. Se il cervello riceve messaggi deboli o inaccurati dal collo, allora si crea una discrepanza sensoriale tra gli occhi e l’orecchio interno. Questo disaccordo è alla base delle vertigini e dei disordini sensoriali.
Molti di questi casi rispondono favorevolmente alle correzioni di chiropratica o altri tipi di terapia manuale. Infatti, una diagnosi di vertigine cervicogenica è solitamente basata sul fatto che le vertigini si possono risolvere con un trattamento al collo.
Lo spostamento dell’atlante e le vertigini
In molti casi, uno spostamento strutturale nella testa e nel collo, conosciuto come Complesso dello Spostamento dell’Atlante, può essere alla base dei sintomi delle vertigini.
Come abbiamo visto il collo provvede a fornire informazioni importanti riguardanti il corpo nello spazio. Quando il collo è disfunzionale, il cervello perde una delle fonti di informazione sull’ambiente circostante. Infatti, è parte dei tre sistemi che contribuiscono al senso dell’equilibrio: l’orecchio interno, gli occhi e il sistema sensoriale meccanico.
La parte superiore del collo è una dei maggiori contributori a quel sistema meccanico. Ci sono più recettori nei muscoli del collo che in qualsiasi altra parte del corpo. Traumi come colpi di frusta e concussioni possono determinare vertigini post-traumatiche.
Se il cervello riceve le informazioni sbagliate dai sensi, allora produrrà risposte inappropriate a quelle informazioni. Per fare in modo che il cervello regoli propriamente l’equilibrio, c’è bisogno di input corretti da parte degli occhi, delle orecchie e del sistema spinale.
La posizione disfunzionale di testa e collo, spesso conseguenza di uno spostamento dell’Atlante, può essere corretta con una manipolazione chiropratica specifica.
Trattamento capogiri: la soluzione Upper Cervical
Il senso dell’equilibrio comincia e finisce nel cervello, ma ecco la cosa importante da ricordare: le informazioni che il cervello emette sono tanto valide quanto quelle che riceve. Assicurarsi della corretta funzione del collo potrebbe essere l’anello mancante alla cura delle persone con vertigini.
Soffri di capogiri, disturbi dell’equilibrio o dell’orecchio interno? Chiedi un consulto oggi stesso con il Dott. Zachary Sedivy o Dott. Peter Lawrence contattando lo studio di Treviso: elaboreremo un programma di Upper Cervical Care specifico per le tue esigenze!